FARE MUSICA: ripensare il concetto di propedeutica e modificarne il termine

Nell’accezione dominante con “propedeutica musicale” si intendono tutte quelle attività orientate ad un successivo studio strumentale, poiché si tende ad identificare l’educazione musicale con la tecnica strumentale e si considera ciò che viene prima un’attività esclusivamente preparatoria. Tutte le pratiche educativo musicali che coinvolgono anche il corpo, la voce, l’ascolto, i sensi, lo strumentario didattico, invece, devono avere una valenza intrinseca, anche in tenera età. Si può fare musica anche cantando, praticando la body-percussion e tutte le attività musicali legate alla danza e all’espressione motoria, senza obbligatoriamente usare uno strumento. Iniziare a fare musica non significa solamente imparare a leggere e ad eseguire, ma, attraverso un’esperienza diretta e attiva all’interno di ambienti di apprendimento favorevoli, significa esplorare, manipolare, creare, inventare, produrre codici di trasformazione segno-suono, emozionare ed emozionarsi.

I relatori sono membri del Gruppo di ricerca del Forum Nazionale per l’Educazione Musicale: Luca Anghinoni, Laura D’ippolito, Checco Galtieri, Marzia Mencarelli, Lorella Perugia e Gianni Petta, in rappresentanza delle seguenti associazioni: AIJD – Associazione Italiana Jaques Dalcroze, ANBIMA – Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome, Centro di studi e didattica Musicale Roberto Goitre, IJVAS – Il Jazz va a Scuola, Associazione internazionale Musica in Culla – Music in Crib, OSI- Orff-Schulwerk Italiano, Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia, TP Bande – Tavolo Permanente delle Federazioni Bandistiche Italiane

  • Relatore: Luca Anghinoni, Laura D’ippolito, Checco Galtieri, Marzia Mencarelli, Lorella Perugia, Gianni Petta
  • Moderatore: Franca Ferrari

Data

17 Mag 2023
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